QUANTE LUCERTOLE ATTRAVERSANO LA STRADA

Declinando in forma d’arte e ragionamento il pensiero e i temi del Maestro Franco Battiato.

Il 18 e il 19 dicembre due giornate di iniziative in Città Alta, organizzate dal’Ass. Chitina Artistica, nel complesso delle ex carceri di S.Agata, luogo ideale per segnare un “passaggio” tra memoria e attualità.

Il “detonatore” delle iniziative sono le immagini di scena della fotografa Ilaria Cabras, che ritraggono Franco Battiato durante un concerto allAlhambra di Parigi nel 2015 e che sono diventate una mostra voluta da Chitina Artistica.

La naturalezza e la sensibilità di Ilaria Cabras mettono “a fuoco” le tinte forti ed evocative del Battiato-pensiero durante il concerto: la tragicità e l’ironia dell’esistenza, accompagnate da una continua ricerca musicale e poetica, tra rimandi ancestrali e sperimentazioni sonore d’avanguardia, culture altre e tracce filosofiche, nella quale al divino si fonde l’umana imperfezione. Un’aspirazione, dunque, alla luce, all’illuminazione. Ilaria Cabras con i suoi scatti ci immerge sapientemente nell’atmosfera sacra del gesto e della parola del Maestro, nel suo sorriso che tende all’infinito. La fotografa, di origini sarde e parigina d’adozione, ci mostra tutta la sua formazione e la sua sperimentazione nelle arti visive ed espressive, compreso il cinema, e coglie, attraverso il suo lavoro, il senso profondo della comunione tra Battiato e il suo pubblico, in una catarsi collettiva. “Sequenze e frequenze di un viaggio”: così scrive Vito Reina, responsabile di Chitina Artistica, nel presentare la mostra.

Un passaggio ulteriore scaturito dalle foto di Ilaria Cabras, è stato sviluppato da un incontro voluto da Gerardo Ferrara, giornalista ramingo, con due straordinari interpreti musicali provenienti proprio dalle terre orobiche: Adelio Leoni e Roger Rota, portatori sani di sonorità che mettono in connessioni, tanto ineluttabili quanto urgenti, la letterature, la filosofia, il sacro, le storie.

E una sorta di storia viene fuori da un concerto nel quale “dialogano” le foto della Cabras, i paesaggi sonori di Adelio Leoni e Roger Rota e i testi ri-letti di Battiato, declinati in una sorta di narrazione per immagini sonore di Gerardo Ferrara.
Un primo approdo del viaggio che si compie, appunto, in Quante lucertole attraversano le strada.

“E come sembra tutto disumano e certi capi allora e oggi e certe masse, quanti fantasmi ci attraversano la strada.”
Dalla realizzazione di “Flusso di coscienza”, un corto, realizzato ancora da Ilaria Cabras, sul tema delle migrazioni, dalla ri-lettura di Giubbe Rosse e dall’urgente richiamo di frasi come quella sopra citata, si compie il successivo approdo di questo viaggio interdisciplinare che affronta i temi dell’incontro, della riflessione, dell’opportunità e dello scambio, prerogative da sempre del progetto Chitina, su una linea di confine labilissima , tanto schizofrenica quanto vitale, tra disagio e bellezza, eterna dualità.

E dunque, nella casa di collina di Città Alta, le ex carceri di S. Agata appunto, si confronteranno, tra giardini di aranci e limoni, balconi traboccanti di gerani… per vivere più a sud:
Guido Ortelli di Medici Senza Frontiere, Sibyl Von Der Schulenburg di Artisti Dentro, Ilaria Cabras e Gerardo Ferrara. Con i contributi di Maso Notarianni , giornalista, volontario ResQ e presidente Arci Milano e di Lorena Fornasir eGianandrea Franchi di Linea d’Ombra Trieste. Programma degli eventi:

Sabato 18 dicembre
Ore 18: Aperitivo al Maite e inaugurazione della mostra fotografica nella sala prove di ExSA, autrice: Ilaria Cabras
Ore 20:30 Concerto Quante lucertole attraversano la strada al Maite, del trio: Gerardo Ferrara, Adelio Leoni, Roger Rota.

Domenica 19 dicembre
Dalle 16,00 alle 18,00 Talk condotto da Gerardo Ferrara con le associazioni: Medici senza frontiere, Artisti dentro, Chitina Artistica, e contributi video di Linea d’ombra e Maso Notarianni.

Chiusura dell’evento alle 18.

Com’è diverso e uguale il loro mondo dal nostro…. e le lucertole attraversano la strada, vanno veloci e noi più piano ad evitarle

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